Il prof. Nociti

Una vita a colori.

Vincenzo Nociti in un ritratto ad olio di Angelo Lomazzi, 1942.

Il 5 luglio 2021 si è spento il prof. Vincenzo Nociti, già primario chirurgo dell’ospedale San Gerardo di Monza e fondatore, nel 1991, dell’associazione di volontari Don Giulio Farina. Nato a Monza il 22 marzo del 1925, si era laureato in medicina e chirurgia nel 1949 riportando il massimo punteggio nonostante le difficoltà incontrate a causa della guerra. La sua carriera si svolse in un periodo di straordinari progressi per la medicina, la chirurgia, la diagnostica: come molti dei suoi coetanei, Nociti venne spesso a trovarsi nella condizione del pioniere, pronto a cogliere o anticipare con entusiasmo le nuove opportunità offerte dall’evoluzione delle scienze, delle tecnologie e delle pratiche al servizio della salute. Non solo chi gli è stato vicino, ma anche chi si è imbattuto in lui in circostanze occasionali, lo ricorda sorridente e paterno, un cultore tenace del rapporto umano col paziente. La profonda dedizione alla professione chirurgica non gli ha impedito di accendersi per altre passioni – la musica, l’equitazione, la vela, la pittura. Da pensionato si era iscritto prima alla scuola d’arte Faruffini di Sesto e poi alla Paolo Borsa di Monza, creandosi una nuova giovinezza come artista. «Ho iniziato dalle copie dal vero con i pastelli e il carboncino», ha scritto in un diario che rievoca i suoi primi novant’anni. «Poi sono passato alla copia dal vero a colori. Ho cosí scoperto che nella figura, nel paesaggio e nella natura morta, ciò che maggiormente mi attraeva era il colore.» Il colore: vitale, vivace, espressivo, sincero, festoso, felice. La «biografia multidisciplinare» di Vincenzo Nociti è un arcobalenico inno alla gioia; la sua vita, ricca di interessi e senza età, è un’esemplare fonte di ispirazione per chi abbia necessità di combattere e superare gli stress dell’esistenza.