Il 1° dicembre si è tenuto il tradizionale concerto prenatalizio dell’associazione Don Giulio Farina con gli amici di ieri, di oggi e di domani. Musica e gioia per elevare lo spirito collettivo, in una chiesa di Monza – quella di San Biagio, costruita nel triennio 1965-1968 su progetto di Luigi Caccia Dominioni – che proprio quest’anno compie il suo primo mezzo secolo di vita.
Lo show, allestito da Metamorfosi e intitolato «Sciamano & Griot», ha visto schierati ancora una volta Arsène Duevi e i suoi imponenti SuperCori, questa volta con la partecipazione di una guest star straordinaria che risponde al nome di Dudu Kouaté.
Arsène Duevi è uno sciamano che viene dal Togo, ovvero dal cuore dell’Africa guineana. Mohamadou Kouaté, in arte Dudu, è un griot poeta e cantore) figlio di griot, custode ed erede di una tradizione millenaria. Sbarcato a Messina nel 1988, Kouaté è un musicista di eccezionale sensibilità, membro stabile dello storico Art Ensemble of Chicago.
Insieme per la prima volta in duo con la partecipazione dei SuperCori ci conducono in un viaggio verso le radici del ritmo e del suono, un percorso sospeso tra Africa e Italia, fatto di memorie senza tempo e sviluppi senza frontiere.
«Dove sono nato e cresciuto, la voce degli anziani è molto ascoltata. Le generazioni sono legate tra loro da un forte sentimento affettivo. I nonni hanno verità antiche da trasmettere ai nipoti. Sapete cosa dice un nostro proverbio? Che un vecchio seduto vede più cose di un giovane in piedi sulla sedia.» Queste e altre cose sussurra Arsène Duevi in concerto, tra un brano e l’altro.
Sono tre i cori che, formati da lui, coinvolgono oggi non meno di 300 persone nei territori di Milano, Monza e relative province. I Cori di Arsène cantano in italiano e in ewé, una delle tante lingue del Togo; il repertorio è interamente originale e i brani sono composti appositamente da Duevi.
Per gentile concessione dello studio fotografico Boffino, alcune immagini della serata.